A Lucca i ritratti dalle collezioni delle Fondazioni bancarie toscane

Pubblicato il 16 Giu 2015

A Lucca i ritratti dalle collezioni delle Fondazioni bancarie toscane

Mostra in occasione del Congresso nazionale Acri

A Lucca i ritratti dalle collezioni delle Fondazioni bancarie toscane. Alla Casermetta del Museo nazionale di Villa Guinigi dal 19 giugno al 31 luglio è allestita la mostra ‘Illustrissimi. IL ritratto tra vero e ideale nelle collezioni delle Fondazioni di origine bancaria della Toscana’. Il curatore Emanuele Barletti (che ha ideato la rassegna assieme a Carlo Sisi) ha selezionato 56 opere, tra dipinti, sculture e disegni provenienti da tutte e 10 le Fondazioni della regione che fanno parte dell’ACRI, oltre alla Fondazione Cassa di Risparmio della Spezia che, per tradizione, è vicina alle attività svolte dal coordinamento toscano che ha promosso e organizzato l’iniziativa assieme ad Acri e alla Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca. L’Associazione delle Casse di Risparmio e delle Fondazioni tiene infatti in città il 18 e il 19 giugno il XXIII Congresso Nazionale.

La mostra si inserisce, come terzo appuntamento dopo Bologna 2012 e Milano 2014, nelle iniziative espositive finalizzate a focalizzare l’attenzione del pubblico sulle collezioni delle fondazioni di origine bancaria italiane nell’ambito del progetto “R’accolte”, il sito elaborato e reso operativo dall’ Acri, con l’obiettivo di creare una banca dati on-line di oltre 11.000 opere d’arte di proprietà dalle fondazioni stesse. Il percorso scientifico della mostra intende valorizzare le collezioni d’arte delle fondazioni toscane attraverso il tema del ‘ritratto’ sviluppato nel corso del tempo dalla fine del Cinquecento fino a tutto il secolo XX.

Figure istituzionali e personaggi più meno famosi popolano il frastagliato orizzonte della ritrattistica analizzata da vari punti di vista: letterati, personalità del mondo dello spettacolo e dell’arte, persone semplici tratte dalla vita del mare e dei campi tra Otto e Novecento, fini eruditi tra XVI e XVII secolo, artisti che si ritraggono nell’intimità dei loro studi di pittura o utilizzano come modelli i loro stessi parenti. Una variegata umanità che evoca storie e situazioni diverse in sintonia con le tradizioni dei territori toscani.

 

 

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