Empoli. L’ex cava Pierucci diventa il sentiero natura degli uccelli colorati

Pubblicato il 4 Apr 2014

Empoli. L’ex cava Pierucci diventa il sentiero natura degli uccelli colorati

Una piccola ‘Oasi naturale’ protetta e da tutelare, attrezzata in sicurezza grazie al contributo dell’Ente Cassa di Firenze

Un ‘pezzo’ del nostro territorio fra i comuni di Empoli e Montelupo sul quale l’uomo è fortemente intervenuto: dalla deviazione dell’alveo dell’Arno – da qui il nome Arnovecchio – nel XVI secolo allo sfruttamento delle cave di ghiaia negli anni ’60. Oggi quel ‘pezzo’ di territorio empolese, conosciuto come l’ex cava Pierucci, è diventato una piccola oasi naturale: il sentiero natura degli uccelli colorati. Una Area Naturale Protetta di Interesse Locale. L’evento sarà inaugurato ufficialmente sabato 5 aprile 2014 alle 11 alla presenza del sindaco di Empoli, Luciana Cappelli; Niccolò Balducci, assessore all’ambiente di Empoli e Renato Gordini, direttore generale dell’Ente Cassa di Risparmio di Firenze.

Questa mattina l’anteprima per la stampa locale. Completamente rinaturalizzata, sembra impossibile che questa Oasi naturale sia a poche centinaia di metri dalla città. Un luogo dove hanno trovato riparo e nidificato diverse specie di uccelli acquatici, e non, come lo svasso, il tuffetto, i germani reali, gli aironi, il martin pescatore, il picchio verde, la civetta e dove non è difficile incontrare mammiferi come la volpe, l’istrice e il tasso. Il parco ‘protetto’ si struttura lungo un percorso che si avvicina al lago e da’ la possibilità di fermarsi all’interno dei casotti per il bird-watching oppure sedersi su una panchina in tutta tranquillità. Il sentiero prevede un percorso tattile per i non vedenti con spiegazioni e cartellonistica in braille.

L’area, acquisita dal Comune di Empoli, è stata attrezzata e messa in sicurezza grazie al contributo importante dell’Ente Cassa di Risparmio di Firenze, pari a 220 mila euro, regalando così alla città una grande opportunità ‘naturale’ proprio a due passi dalla città.

‘’L’Ente Cassa di Risparmio di Firenze è fortemente impegnata nel settore della protezione e qualità ambientale che assume oggi una particolare attualità. In questo caso, e come abbiamo sempre cercato di fare, – ha sottolineato il direttore generale dell’Ente Cassa di Risparmio Renato Gordini – abbiamo risposto ad una precisa esigenza del territorio sostenendo un ambizioso progetto di recupero e destinando considerevoli risorse che hanno consentito numerosi interventi, tutti relativi alla valorizzazione del fiume Arno. Mi piace sottolineare non solo la valorizzazione delle cave, i servizi per il pubblico ed, in particolare per i non vedenti, ma soprattutto quelle azioni di educazione ambientale rivolte ai giovani che devono sempre affiancare ogni campagna che vuole riqualificare una parte importante del nostro territorio’’.

DESCRIZIONE Area Naturale Protetta: Situata nel Comune di Empoli, circa un chilometro ad est del centro abitato, l’Area Naturale Protetta di Interesse Locale (ANPIL) di Arnovecchio si colloca in un paleomeandro dell’Arno. Il fiume delimita l’area a nord, mentre a sud scorre la Strada Statale 67; la città di Empoli e l’abitato di Fibbiana (Montelupo Fiorentino) ne costituiscono rispettivamente il limite occidentale e quello orientale. Essa è caratterizzata da un mosaico di ambienti diversi, che, sebbene di origine artificiale, con il progressivo abbandono di alcune attività produttive sono andati incontro a processi spontanei di naturalizzazione tuttora in atto. A modellare maggiormente la morfologia dell’area, dopo la realizzazione della rettifica dell’alveo originario dell’Arno (effettuata nel corso del XVI secolo per prevenire le ricorrenti esondazioni del fiume), sono state le recenti attività estrattive di ghiaia, che, a partire dal 1966, si sono protratte per vari decenni, portando alla formazione di alcuni bacini lacustri. Il restante territorio è a prevalente destinazione agricola, con una certa promiscuità di colture erbacee e legnose ed un assetto dei campi ancora riconducibile al paesaggio rurale tradizionale. In esso sono ben riconoscibili i segni della bonifica storica, identificabili nel sistema di canali che corrono sul lato sud dell’area. Il territorio di Arnovecchio è inserito nell’elenco della Aree Naturali Protette di Interesse Locale della Regione Toscana (ANPIL) ai sensi L.R. 49/95. L’Ente gestore dell’ANPIL è il Comune di Empoli, che ha predisposto uno specifico regolamento di gestione.

IL RECUPERO DELLE CAVE. Oltre alle strutture di fruizione già realizzate nella’area ex cava Pierucci, sono allo studio varie opere di miglioramento ambientale a fini naturalistici, volte principalmente a determinare una ulteriore diversificazione degli ambienti umidi. Opportuni interventi di modellazione delle sponde su alcuni settori dei laghi potrebbero infatti conferire una struttura più naturale a tali bacini consentendo di ricavare nuovi habitat (come le acque basse) o di ampliarne alcuni già esistenti (canneto e bosco igrofilo). La realizzazione di isole vere e proprie o di piccole piattaforme galleggianti ancorate al fondo, potrà incentivare la sosta e la nidificazione di alcune specie di uccelli acquatici. Interventi specifici potranno essere inoltre indirizzati verso il contenimento di alcune specie alloctone invasive.

AVIFAUNA RIPARIALE E PALUSTRE. Gli uccelli acquatici hanno da sempre esercitato un fascino particolare per la molteplicità di forme e richiami, per il grande fenomeno della migrazione ed anche per il loro elevato numero. Le zone umide presentano infatti una molteplicità di habitat (acque profonde, acque basse, canneti, prati umidi ecc.) e di conseguenza, anche al fine di ridurre la competizione, ciascuna specie si è ritagliata una propria nicchia ecologica, sviluppando le parti del corpo, la fisiologia ed i comportamenti più vantaggiosi in senso adattativo, fra cui rientrano anche i grandi spostamenti stagionali da un continente all’altro. Nell’ambito della fauna vertebrata delle zone umide il numero di specie di uccelli è spesso superiore alla somma delle specie di tutte le altre classi (pesci, anfibi, rettili e mammiferi). Inoltre gli uccelli acquatici risultano spesso di facile osservazione, o sono comunque facilmente “contattabili” grazie al canto. Rientrano in questo raggruppamento gli uccelli legati alle sponde nude e quelli legati alla vegetazione perilacustre e palustre adiacente i laghi derivanti dalle ex cave Pierucci e Manni. Fra i più rappresentativi ricordiamo il piro piro piccolo, la folaga, la gallinella d’acqua, il tarabusino, la cannaiola, l’usignolo di fiume ed il pendolino. Gli ambienti palustri sono assiduamente frequentati anche da specie di altri ambienti che vi si recano per alimentarsi, come il gruccione, le rondini, il barbagianni ed il falco pellegrino.

IL SENTIERO. E’ stato concepito per una completa accessibilità e consente la visita anche a persone con difficoltà motorie e vedenti. E’ dotato di quattro osservatori della fauna che si affacciano sul lago, di un punto di sosta arredato con dei tavoli e panche e di cartelli illustrativi. Sono stati in stallati anche pannelli tattili per persone non vedenti ed ipovedenti che riproducono ambienti, piante e animali.

ORARI DI APERTURA E GESTIONE. La nuova area naturale protetta ‘Arnovecchio’ ha una gestione che è affidata alle associazioni Centro di Ricerca, Documentazione e promozione del Padule di Fucecchio e Legambiente Empolese Valdelsa. Gli orari di apertura per andare a visitare questa ‘Oasi’ e praticare il bird watching sono così stabiliti ma possono essere anche modificati: in inverno dal 1° al 28 febbraio (escluso il periodo da metà dicembre a metà gennaio) sabato dalle 13 alle 16 e domenica dalle 10 alle 13; in primavera dal 1° marzo al 30 giugno, sabato dalle 15 alle 18 e domenica dalle 10 alle 13; in autunno dal 1° al 30 settembre sabato dalle 16 alle 19 e domenica dalle 9 alle 12

Per tutte le informazioni, approfondimenti, curiosità è possibile consultare il sito web www.inempoli.it

 

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