Concerto del Conservatorio Cherubini al Teatro Niccolini con gli strumenti ad arco restaurati

Pubblicato il 14 Apr 2016

Concerto del Conservatorio Cherubini al Teatro Niccolini con gli strumenti ad arco restaurati

Sabato 16 aprile ore 21

Un concerto di musica sui capolavori di Antonio Vivaldi, Tommaso Albinoni, Luigi Boccherini e George Friederich Händel, suonato dai docenti e dagli studenti del Conservatorio Luigi Cherubini su strumenti musicali del XVII e XVIII secolo, appena restaurati dalla bottega fiorentina di Paolo Sorgentone e Michele Mecatti: è l’evento che si terrà sabato 16 aprile, alle ore 21, presso il Teatro Niccolini (via Ricasoli, 3, Firenze, ingresso libero fino a esaurimento posti).

L’evento, dal titolo “Gli archi restaurati”, è reso possibile grazie alla collaborazione e al sostegno dell’Ente Cassa di Risparmio di Firenze; a essere suonati saranno sette strumenti, tra violini, viola e violoncello, tra cui un violino di particolare valore, della seconda metà del ’700 attribuito al liutaio napoletano Tommaso Eberle.  

Il concerto è il risultato del progetto “Musica restaurata”, in cui una commissione formata ad hoc, e composta da insegnanti e liutai, ha valutato 21 strumenti di proprietà del conservatorio. Dopo un primo lavoro di “schedatura” che ha definito valore, stato di conservazione, interventi necessari e possibile utilizzo di ogni singolo strumento, è stato eseguito il restauro vero e proprio. 

Dice il liutaio Paolo Sorgentone: “Alla prima analisi degli strumenti, abbiamo delineato una situazione molto diversificata, con strumenti di grande valore accanto ad altri piuttosto modesti, alcuni con necessità di profondi restauri, altri quasi pronti per l’uso. In particolare, un gruppo di 5 strumenti antichi di varie epoche (1 violino piccolo, 2 violini, 1 viola e 1 violoncello) sono stati restaurati e approntati per esecuzioni filologiche, quindi con corde di budello e con accessori (manico, tastiera, ponticello, cordiera) corrispondenti al XVII e XVIII sec. Questo quintetto è stato dotato anche di archi barocchi. Notevole è il ripristino di un violino piccolo, strumento utilizzato nel 1600 e poi abbandonato, necessario per l’Orfeo di Monteverdi e il 1° Concerto Brandeburghese di J. S. Bach”. 

Dice il direttore del Conservatorio Cherubini Paolo Zampini: “Quando, tra gli strumenti in stato di abbandono, abbiamo trovato il violino di Tommaso Eberle è stata una grande emozione. Questa attribuzione è stata poi certificata da esperti di fama internazionale. Ora lo strumento, restaurato con particolare attenzione, entra a pieno titolo tra gli strumenti più prestigiosi della collezione del conservatorio. Alcuni di questi strumenti saranno utilizzati insieme agli altri ad esempio dalla nostra classe di musica barocca. Un’operazione virtuosa di cui siamo molto felici, e di cui dobbiamo rendere grazie in primis all’Ente Cassa di Risparmio di Firenze, che la ha resa possibile”.

Il concerto si aprirà sulle note del concerto in sol minore RV 107 di Vivaldi, interpretato dall’ensemble formato da Roberto Anela al violino, Simone Bensi all’oboe, David Bellugi al flauto dolce, François De Rudder al fagotto, Michele Tazzari al cello barocco e Alfonso Fedi al cembalo. Seguirà la “Sonata VI” tratta dalla raccolta “Trattenimenti Armonici” op.VI di Albinoni, con Roberto Anedda al violino, Michele Tazzari al violoncello (per il basso continuo) e Alfonso Fedi al cembalo; il “Quintetto n. 4 in re maggiore G 448” di Boccherini con Michele Pierattelli e Lucia Blanco ai violini, Matteo Tripodi alla viola, Giorgia Morse al violoncello, Lorenzo Caponetti alla chitarra e la partecipazione del percussionista Alberto Marcantonio; la “Passacaglia per violino e violoncello di Händel, nella trascrizione di Johan Halvorsen, con Kevin Mucaj al violino, Giovanni Inglese al violoncello. L’evento si chiuderà con il “Concerto in Re Magg. RV 94” di Vivaldi, eseguito da Roberto Anedda al violino, Simone Bensi all’oboe, David Bellugi al flauto dolce, François De Rudder al fagotto e Michele Tazzari al cello barocco – gentili collaborazioni esterne – e Alfonso Fedi al cembalo.  

 

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