Da Michelangelo alla contemporaneità. Storia di un primato mondiale. 450 anni dell’Accademia delle Arti del Disegno

Pubblicato il 20 Mar 2014

Da Michelangelo alla contemporaneità. Storia di un primato mondiale. 450 anni dell’Accademia delle Arti del Disegno

Oggi presentata alla stampa la mostra per celebrare i 450 anni di storia dell’Accademia delle Arti del Disegno, che inaugura all’Archivio di Stato

Firenze, 20 marzo 2014. Aprirà i battenti venerdì 21 marzo, nella prestigiosa sede dell’Archivio di Stato di Firenze, la mostra “Da Michelangelo alla contemporaneità. Storia di un primato mondiale. 450 anni dell’Accademia delle Arti del Disegno”, ideata dall’Accademia delle Arti del Disegno in coproduzione con Archivio di Stato e Accademia di Belle Arti di Firenze, con il supporto della Regione Toscana ed il contributo dell’Ente Cassa di Risparmio di Firenze.

La mostra, presentata oggi (giovedì 20 marzo ndr) alla stampa con una conferenza e una visita esclusiva, è ospitata nei locali dell’Archivio di Stato e curata da Luigi Zangheri e Bert W. Meijer, e ripercorre i 450 anni di storia dell’Accademia delle Arti del Disegno: oltre 150 le opere in mostra, attraverso cui i visitatori possono ammirare l’evoluzione artistica dell’idea stessa di disegno, da Michelangelo Buonarroti ai contemporanei.

Il riferimento a Michelangelo nasce spontaneo, e non solo perché fu uno dei due primi accademici dell’Istituzione, insieme a Cosimo I de’Medici, insignito del titolo di “padre delle arti”. Ma quest’anno è anche il quattrocentocinquantesimo anniversario, oltre che della fondazione dell’Accademia, proprio della morte del Buonarroti, tanto che nei prossimi mesi Firenze sarà teatro di diversi eventi e iniziative culturali dedicati al suo genio e al suo talento creativo.

E sull’importanza della mostra per Firenze, e sulla necessità di valorizzare un’Istituzione come l’Accademia nel panorama culturale cittadino e non solo, ha insistito anche il Vice Presidente di Ente Cassa di Risparmio di Firenze, Pierluigi Rossi Ferrini: “È significativo che una istituzione come la nostra – ha dichiarato – sostenga da anni una Accademia così prestigiosa che costituisce una delle pietre miliari della millenaria storia fiorentina. Non è solo un doveroso omaggio per un passato illustre, ma è un segno di vicinanza e di attenzione per accompagnarla nel proseguimento di una attività che ci auguriamo sia sempre luminosa e di altissimo livello’’.

La volontà principale della mostra è, infatti, proprio quella di approfittare di questo doppio anniversario per raccontare e testimoniare ai cittadini, attraverso la storia dell’Accademia “le tappe di una costante attività artistica e culturale che, nel 1563, ha avuto origine a Firenze” ha spiegato Luigi Zangheri, presidente dell’Accademia delle Arti del Disegno. “Troppo spesso, infatti – ha proseguito – gli stessi fiorentini sono purtroppo i primi a dare per scontato l’enorme patrimonio della cultura materiale e immateriale della loro città, senza più riconoscerne i segni testimoni di un primato civile difficilmente uguagliabile, la cui valorizzazione rappresenta invece un investimento non solo per il presente ma soprattutto per il futuro”.

E sul valore, per la città di Firenze, della secolare storia dell’Accademia ha insistito anche Carla Zarrilli, direttrice dell’Archivio di Stato di Firenze, che ha ricordato la volontà, con questa esposizione, di ripercorrere “la plurisecolare e gloriosa storia dell’Accademia, che va dal primo accademico Michelangelo ai grandi artisti contemporanei che ne hanno fatto parte”.

Una storia straordinaria, raccontata in modo diacronico, con una raccolta di veri e propri tesori: documenti provenienti dall’Archivio dell’Accademia delle Arti del Disegno, quello dell’Accademia di Belle Arti di Firenze e l’Archivio di Stato, insieme alle unità bibliografiche provenienti dalla Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze.

Non mancano preziosi manoscritti e antichi volumi provenienti da diverse biblioteche fiorentine, e ancora quadri che ritraggono gli accademici, disegni, incisioni, sculture in marmo, bronzo, gesso. “Una mostra varia e complessa – ha concluso la direttrice dell’Archivio di Stato – in cui le varie tipologie di oggetti esposti ben si fondono a formare un quadro complessivo di grande ricchezza e bellezza”.

Uno dei punti di maggiore interesse della mostra è dunque quello di essere la prima a raccogliere insieme materiali delle due Accademie fiorentine, la cui storia è strettamente legata: l’Accademia delle Arti del Disegno è, infatti, la più antica Accademia d’Arte dell’occidente, fondata nel 1563 da Cosimo I e Giorgio Vasari, e proprio da una sua costola, con la riforma leopoldina del 1784, nacque l’Accademia di Belle Arti.

Proprio sul legame tra le due Istituzioni culturali che nei secoli hanno fatto la storia dell’arte di Firenze e del mondo si è concentrato, nel suo intervento, Luciano Modica, presidente dell’Accademia di Belle Arti di Firenze: “È da auspicare che in un immediato futuro possano esserci altre iniziative comuni – ha affermato – tra cui la ricerca di spazi espositivi permanenti per entrambe le raccolte artistiche, che consentano di riunificare almeno in parte queste due Istituzioni, entrambe di enorme importanza per la nostra città”.

Le oltre 150 opere in mostra si susseguono, secondo una suddivisione omogenea, nelle seguenti sezioni:

• I luogotenenti
• I professori
• I premi
• La Wunderkammer
• I gessi
• Le incisioni
• I disegni
• La contemporaneità

La mostra, ad ingresso gratuito, resterà aperta la pubblico dal 21 marzo al 17 maggio 2014, con il seguente orario:
dal lunedì al venerdì 9.30 – 13 e 14.30 – 17.30, il sabato 9 – 13

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