Prorogata la mostra ‘La Divina Commedia di Venturino Venturi’ a Villa Bardini

Pubblicato il 16 Feb 2017

Prorogata la mostra ‘La Divina Commedia di Venturino Venturi’ a Villa Bardini

A seguito del grande interesse da parte di un pubblico giovane e dalle continue richieste di visita dai gruppi scolastici, la mostra La Divina Commedia di Venturino Venturi ospitata da Villa Bardini Peyron a Firenze, è stata prorogata fino al 2 aprile.

La rassegna consente di rileggere e ammirare i versi di Dante interpretati in chiave contemporanea dall’artista toscano Venturino Venturi (Loro Ciuffenna, 6 aprile 1918 – Terranuova Bracciolini, 28 gennaio 2002) che fu uno straordinario interprete della cultura del secondo Novecento.

Dalla riflessione visiva ed espressiva degli artisti sul linguaggio delle tre cantiche (Inferno, Purgatorio e Paradiso) scaturisce un risultato singolarmente affascinante che permette di interrogarsi ancora sulla natura dei messaggi contenuti nella Commedia e proporne una rinnovata lettura.
La visita della mostra è anche un’esperienza “immersiva”: installazioni multimediali riproducono l’immaginario dell’Inferno, del Purgatorio e del Paradiso, mentre una voce narrante – quella dell’attore Pierfrancesco Favino – interpreta i passi di maggior fascino del Poema, rendendo ancor più suggestivo il percorso espositivo.

Sia la visita all’esposizione che l’ingresso alla villa sono gratuiti.

La mostra La Divina Commedia di Venturino Venturi vede il patrocinio del Comune di Firenze e della Società Dantesca con la collaborazione di Fondazione CR Firenze, è organizzata da Fondazione Parchi Monumentali Bardini e Peyron con il coordinamento di Arthemisia Group ed è promossa e sostenuta da Generali Italia, attraverso “Valore Cultura” – il programma con cui la Compagnia promuove la diffusione di attività culturali per renderle accessibili a un pubblico sempre più vasto e per creare valore per il territorio – ed è realizzata in collaborazione con la Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze e Fondazione Parchi Monumentali Bardini e Peyron.

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Fondazione CR Firenze