L’artigianato toscano: una grande opportunità per la formazione giovanile. Domani firma del protocollo d’intesa

Pubblicato il 16 Lug 2013

Soddisfazione dai vertici regionali delle associazioni di categoria e da Unioncamere Toscana

La firma domani, mercoledì 17 luglio a Roma alla presenza, tra gli altri, del ministro dello Sviluppo economico Flavio Zanonato, del presidente Acri Giuseppe Guzzetti e del presidente Ente Cassa di Risparmio di Firenze Giampiero Maracchi

L’evento sarà trasmesso in diretta streaming sul sito www.acri.it

Un passo importante per favorire la formazione giovanile in un settore strategico per la nostra economia quale è l’artigianato artistico. E’ il giudizio delle associazioni di categoria della Toscana sul protocollo d’intesa che l’Acri (l’Associazione di Fondazioni e di Casse di Risparmio Spa) firmerà domani, mercoledì 17 luglio nella propria sede a Roma (Via del Corso 267) con Unioncamere, Confartigianato Imprese e CNA – Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della Piccola e Media Impresa. Saranno presenti il ministro dello Sviluppo economico Flavio Zanonato, il presidente Acri Giuseppe Guzzetti e il presidente della Commissione per l’Artigianato artistico dell’Acri Giampiero Maracchi oltre che presidente dell’Ente Cassa di Risparmio di Firenze che, già dal 2006, è impegnata nella salvaguardia dei mestieri d’arte al punto di costituire, nel 2011, l’Associazione OmA (Osservatorio Mestieri d’Arte) a cui, attualmente aderiscono 14 fondazioni di origine bancaria di tutta Italia. Interverranno i vertici delle organizzazioni firmatarie: Giorgio Merletti, presidente Confartigianato Imprese; Giorgio Aguzzi vicepresidente Cna; Ferruccio Dardanello, presidente Unioncamere che parteciperanno ad un convegno (alle 10.45) che precede la firma del protocollo e che è intitolato ‘L’artigianato artistico. Tra memoria e innovazione, nuove opportunità per l’occupazione giovanile’. L’evento sarà trasmesso in diretta streaming sul sito www.acri.it

Il protocollo segna l’avvio di sistemi di formazione per i giovani in specifici settori dell’artigianato d’arte, invita ad individuare forme innovative di apprendistato e a favorire scambi di esperienze tra chi lavora nei territori di competenza delle Fondazioni e i Pasi europei che hanno analoghi progetti.

“L’artigianato artistico, che trova terreno fertile nelle nostre tradizioni – dichiara il presidente di Unioncamere Toscana, Vasco Galgani – dimostra particolare sensibilità verso le tecniche innovative, offrendo nuove opportunità di lavoro ai nostri giovani. Per questo il patto che si va delineando con il mondo delle Fondazioni può essere l’atout che questo settore potrà giocare nel prossimo futuro. Certo è che tutto ciò potrà avvenire soltanto adottando i giusti accorgimenti e utilizzando adeguati finanziamenti che la firma di questo importante protocollo potrà portare a tante piccole realtà imprenditoriali dell’artigianato artistico di cui è ricca la Toscana. Uno strumento – prosegue Galgani – che, unito alle altre iniziative messe in atto dalle Camere di Commercio e dalla Regione Toscana, tra cui la creazione delle Botteghe Scuola e il riconoscimento della qualifica di Maestro Artigiano, ma anche la recente firma della Carta Internazionale dell’artigianato, è destinato a identificare con sempre maggior convinzione la nostra irripetibile struttura artigianale’’.

‘’Questo comparto economico– osserva Franco Vichi, Responsabile Regionale Artigianato Artistico e Tradizionale CNA Toscana – ha un valore aggiunto inestimabile e, senza scendere su alcun piano retorico, possiamo affermare che non ha eguali al mondo. Esprime infatti cultura, manualità, ingegno, saperi; un mix di valori e di esperienze che tutto il mondo ci invidia. Questo protocollo avvicina il sistema delle Fondazioni alle imprese e accorcia sicuramente il gap che divide chi il lavoro ce l’ha e chi lo può inventare, magari mettendosi in proprio’’.

‘’Il protocollo – dichiara Giovan Battista Donati, Presidente di Confartigianato Imprese Toscana – avrà senz’altro ripercussioni positive sull’intero settore dell’artigianato. Fa piacere che, per fronteggiare la crisi, si sia pensato di sostenere l’artigianato artistico, da sempre un elemento di traino dell’economia italiana. Mi sembra che questo accordo abbia un significato profondo anche, se non soprattutto, sotto il profilo culturale: troppo spesso si è considerato quello dell’artigiano artistico un mestiere di Serie B e non una professione d’eccellenza. Da oggi anche i nostri ragazzi in cerca di un futuro avranno un quadro più chiaro e veritiero’’.

LA SITUAZIONE DEL COMPARTO IN TOSCANA
Le produzioni artistiche e tradizionali annoverano in Toscana (Fonte Artex 2013) oltre 33.000 imprese, di cui 9.000 afferenti alla componente tradizionale e quasi 24.000 a quella artistica; circa 177.000 gli addetti di cui il 45% di natura artigianale. I comparti più numerosi sono le attività tessili (quasi 7.500 imprese con 40.000 addetti) e la pelletteria (oltre 5.000 imprese con 38.000 addetti); inerenti il legno e il mobile (oltre 4.500 imprese con quasi 23.000 addetti) e di lavorazione dei metalli comuni (oltre 3.000 imprese con 19.000 addetti), orafe, di bigiotteria e assimilate (poco meno di 2.000 imprese con 10.000 addetti).

 

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