La serra galleggiante Jellyfish Barge, ideata da Stefano Mancuso dell’Università di Firenze, è fra i 5 progetti finalisti del premio delle Nazioni Unite “UNECE Ideas for Change Award”.

Pubblicato il 26 Mar 2015

La serra galleggiante Jellyfish Barge, ideata da Stefano Mancuso dell’Università di Firenze, è fra i 5 progetti finalisti del premio delle Nazioni Unite “UNECE Ideas for Change Award”.

Il progetto realizzato dalla start-up Pnat, spin-off dell’Università di Firenze, anche grazie a un finanziamento dell’Ente Cassa di Risparmio di Firenze, settore Ricerca Scientifica, era già stato selezionato tra le eccellenze della ricerca che rappresenteranno la Regione Toscana a Expo 2015.

Si tratta di un prototipo di serra galleggiante a bassissimo impatto ambientale e dotata di autonomia, per quanto riguarda l’approvvigionamento idrico, grazie ad un innovativo processo di dissalazione dell’acqua marina basato sul principio della dissalazione solare. La Jellyfish Barge, imita il processo traspirativo delle piante ed è in grado di produrre acqua dolce da acqua salata, salmastra o inquinata, solo sfruttando l’energia del sole. Nell’idea dei progettisti, la serra potrà dare risposta ai problemi di alimentazione del pianeta, aggravati dalla scarsità di acqua e di terreni disponibili per l’agricoltura, problemi destinati a crescere coi cambiamenti climatici.

Il prof Mancuso e il suo team saranno il 14 aprile al Palais des Nations di Ginevra dove i delegati di 56 Paesi membri e una giuria di esperti voteranno per il vincitore finale.

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