Un ascensore ‘’per Michelangelo’’

Pubblicato il 3 Nov 2014

Un ascensore ‘’per Michelangelo’’

L’Ente Cassa ha sostenuto il progetto per agevolare i portatori di handicap in visita alle Cappelle Medicee
Un percorso all’interno del museo delle Cappelle Medicee a Firenze, pensato per agevolare i portatori di handicap, con un ascensore e una pedana-elevatore che consente l’accesso in spazi finora inaccessibili per i disabili. E’ il progetto, realizzato col determinante contributo dell’Ente Cassa di Risparmio di Firenze, che è stato presentato dalle sovrintendenti Cristina Acidini e Alessandra Marino, dalla direttrice del settore valorizzazione patrimonio del Mibact Anna Maria Buzzi e dalla direttrice del museo Monica Bietti.

La realizzazione del percorso, è stato spiegato, rientra in un più ampio progetto di adeguamento delle Cappelle Medicee agli standard museali con il totale abbattimento delle barriere architettoniche nei luoghi d’interesse culturale. In questo programma, rientra anche la realizzazione di nuovi e adeguati servizi per il pubblico (servizi igienici, bookshop, aula didattica), la realizzazione di nuovi e adeguati servizi per il museo (uffici e archivi, spogliatoi, docce, magazzini, spazi tecnici) da allestire spazio ottenuto con lo scavo archeologico; l’esposizione e valorizzazione dei molti reperti e ritrovamenti archeologici che porteranno, all’interno del progetto, il valore aggiunto della loro presenza così come della conoscenza specifica della zona dal periodo romano e tardo antico al Medioevo.

Alla cerimonia è intervenuto il Vice Presidente dell’Ente Cassa Pierluigi Rossi Ferrini che ha sottolineato come questo intervento ‘’si inserisce nel nostro vasto progetto per la conservazione e la valorizzazione di tutto il complesso monumentale di San Lorenzo, iniziato oltre 10 anni fa e che ha interessato anche il recupero delle vetrate della Biblioteca e le parti lapidee del chiostro che risultavano fortemente deteriorate’’. ‘’È anche significativo – ha proseguito il professore –  che l’ascensore sia destinato alla fruizione del museo da parte dei diversamente abili perché riteniamo fondamentale che tutto il nostro patrimonio artistico possa essere ammirato anche da coloro che vivono una situazione di disagio e di sofferenza. Colgo anche l’occasione per portare il saluto dell’ Ente Cassa alla dottoressa Acidini che ringraziamo per il prezioso lavoro svolto in questi anni e per la fruttuosa collaborazione con la nostra Istituzione. Assieme al Polo Museale abbiamo infatti potuto realizzare progetti permanenti, come quello che presentiamo oggi, che costituiscono un prezioso arricchimento per il nostro inestimabile patrimonio culturale”.

 

 

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