Bauman ai Millennials, ‘’E’ l’arte del dialogo il compito più urgente per voi e per tutti gli abitanti della terra’’

Pubblicato il 24 Ott 2016

Teatro della Pergola strapieno e tantissimi giovani in sala

‘’L’arte del dialogo è ancora distante in questo momento della nostra storia, ma è questo il compito più urgente a cui sono chiamati tutti gli abitanti della terra e voi Millennials in particolare’’. E’ l’invito rivolto, tra gli applausi scroscianti, dal celebre sociologo Zygmund Bauman ai tantissimi giovani che hanno riempito il Teatro della Pergola che ha ospitato il secondo appuntamento del ciclo di incontri “Sulla scia dei giorni. Dialoghi sul limite” ideato e promosso dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze e da File – Fondazione Italiana di Leniterapia Onlus. Bauman, introdotto dal Vice Presidente della Fondazione CRF Pierluigi Rossi Ferrini, doveva parlare della ’vecchiaia’, ma ne ha approfittato per tratteggiare la sua particolare lettura del momento che stiamo vivendo.

E per quasi un’ora, appoggiato al leggio, con voce un po’ flebile, questo splendido novantenne ha richiamato tutti alla ‘’forte responsabilità individuale che abbiamo in un mondo nel quale l’idea di comunità è stata sostituita da quella della rete’’ e nel quale ‘’i giovani di oggi sono la prima generazione dal dopoguerra che non si aspetta una vita migliore rispetto a quella dei propri genitori’’.

‘’Dipende solo da voi – ha detto – in questa società cosmopolita, scegliere tra due possibilità: costruire muri o costruire ponti’’. ‘’E la risposta – ha aggiunto citando papa Francesco, ‘l’unica figura pubblica che sa parlare come nessun altro’ – non può che impegnarsi in un confronto e in un dialogo costante col prossimo perché è una modalità che arricchisce entrambe le parti e favorisce la conoscenza dell’altro. Certo, può essere scomodo e rischioso perché può accadere che da questo confronto emerge che te hai sbagliato o hai opinioni errate, ma è questa l’unica risposta in una società nella quale i millennials sanno che potranno cambiare lavoro anche fino a 40 volte nel corso della vita, hanno meno opportunità e non si aspettano una vita migliore. Prima, per me che ho vissuto nei regimi totalitari, l’utopia era un paese immaginario e migliore, oggi il paese straniero è il passato. E questo è davvero terribile’’.

 

Il sociologo ha anche ammesso di ’’non avere lasciato, noi anziani, una buona eredita a figli e a nipoti’’ ed ha confessato di ‘’aver fatto per un po’ il fotografo professionista una volta lasciata la vita lavorativa’’. ‘’Oggi questa fascia di età – ha aggiunto – deve trovare non solo una precisa collocazione nella società, ma deve anche trarre soddisfazioni da quello che fa e trovare forme di relazione tra gli anziani contemporanei e i giovani contemporanei’’.

Il terzo incontro sarà sabato 5 novembre alle ore 10.30 al Teatro Niccolini: Corrado Augias parlerà di ‘Autodeterminazione e scelte di fine vita’.

Zygmunt Bauman è uno dei più noti e influenti intellettuali. A lui si deve la folgorante definizione della «modernità liquida», di cui è uno dei più acuti osservatori. Professore emerito di Sociologia nelle Università di Leeds e Varsavia, per gli Editori Laterza ha pubblicato quasi tutti i suoi libri, tra cui: Voglia di comunità; Modernità liquida; La società sotto assedio; Amore liquido; Vite di scarto; Vita liquida; Modus vivendi. Inferno e utopia del mondo liquido; Paura liquida; L’arte della vita; Capitalismo parassitario; L’etica in un mondo di consumatori; “La ricchezza di pochi avvantaggia tutti”. Falso!; Danni collaterali; Sesto potere. La sorveglianza nella modernità liquida (con David Lyon); Il demone della paura; Conversazioni su Dio e sull’uomo (con Stanisław Obirek); Babel (con Ezio Mauro); Per tutti i gusti. La cultura nell’età dei consumi; Stranieri alle porte.

 

PROGRAMMA DEGLI INCONTRI

Sabato 5 novembre 2016, ore 10.30
Corrado Augias – Autodeterminazione e scelte di fine vita
introduce Sandro Spinsanti

Sabato 19 novembre 2016, ore 10.30
Mons. Timothy Verdon e Carlo Sisi – La raffigurazione della morte nelle arti figurative
introduce Franco Lucchesi

Sabato 10 dicembre 2016, ore 10.30
Marco Paolini – Incertezze digitali
introduce Maurizio Naldini

Sabato 17 dicembre 2016, ore 10.30
Moni Ovadia – La memoria collettiva e individuale
introduce Massimo Livi Bacci

Sabato 21 gennaio 2017, ore 10.30
P. Bernardo Gianni – Spiritualità e limite
introduce Pierluigi Rossi Ferrini

Sabato 4 febbraio 2017, ore 10.30
Massimo Recalcati – I giovani e la sfida al limite
introduce Mariella Orsi

Sabato 18 marzo 2017, ore 10.30
Dacia Maraini – La donna di fronte al limite. L’esperienza di una scrittrice
introduce Donatella Carmi Bartolozzi

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Fondazione CR Firenze