Nuovo allestimento e nuovi ambienti per il Museo ‘Pietro Annigoni’ a Villa Bardini

Pubblicato il 28 Ott 2013

Nuovo allestimento e nuovi ambienti per il Museo ‘Pietro Annigoni’ a Villa Bardini

La riapertura oggi, 25° anniversario della scomparsa del maestro

Nuovo allestimento e nuovi ambienti per il Museo ‘Pietro Annigoni’ che riapre oggi a Villa Bardini (Costa san Giorgio 2), dopo un periodo di chiusura per interventi di ristrutturazione, nella data in cui ricorre il 25° anniversario della scomparsa del Maestro (1910-1988). Un’operazione voluta dall’Ente Cassa di Risparmio di Firenze (che nel 2007 acquistò una parte ingente del Fondo Annigoni) in collaborazione con la Fondazione Parchi Monumentali Bardini e Peyron che è stata presentata stamani alla stampa dal Presidente della Fondazione Bardini Peyron Michele Gremigni, dal Vice Presidente dell’Ente Cassa di Risparmio di Firenze Pierluigi Rossi Ferrini, dal responsabile del museo Emanuele Barletti e dal curatore Samuel Marcuccio.

Il nuovo assetto del museo, curato da Samuel Marcuccio, ha recuperato al percorso espositivo alcuni ambienti fino ad ora adibiti ad uffici, ha tenuto conto delle opere fruibili di proprietà dell’Ente Cassa, dello spazio reso disponibile in altra zona della villa, diverso rispetto alla precedente location, e di un criterio di organicità che punta direttamente al cuore dell’arte di Annigoni, secondo un percorso agile e sintetico teso ad indirizzare il pubblico su alcune delle sue opere più importanti. ‘’È come – ha dichiarato Marcuccio – se si fosse voluto visualizzare la ‘punta dell’iceberg’ di una vasta produzione, in gran parte ancora adesso da individuare e conoscere, che ha in questi spazi un punto di riferimento ideale e coerente, anche nella prospettiva di fornire utili elementi di confronto e possibili stimoli per ulteriori ricerche e indagini’’.

In definitiva, la scelta effettuata ha coinvolto un numero relativamente limitato di opere (40, distribuite in cinque sale al secondo piano) fra tutte quelle comprese nel Fondo Annigoni e ciò non esclude in futuro eventuali avvicendamenti e rotazioni. Nel frattempo si sono aggiunte due nuove e importanti ‘new entry’: la donazione del Ritratto della Baronessa Stefania von Kories (1958 – ’59) e l’acquisizione del disegno preparatorio per l’affresco Le Streghe (1971). Opere attualmente esposte nella rassegna ‘Pietro Annigoni: presenza di un Artista’ nel 25° anniversario della scomparsa, allestita allo Spazio Mostre dell’Ente Cassa di Risparmio di Firenze (via Bufalini 6) fino al 6 gennaio.

La presenza di queste due opere nel nuovo allestimento del museo assume un primo immediato significato: il fatto che questo luogo non è una realtà statica ma è aperto ad aggiornamenti ed utili implementazioni, anche attraverso il contributo di donazioni e acquisizioni mirate. Si è peraltro già accennato alla possibilità di future rotazioni all’interno del patrimonio annigoniano di proprietà dell’Ente Cassa e l’arrivo delle due opere rappresenta un primo, forte elemento di novità. In particolare la donazione del Ritratto della Baronessa Stefania von Kories ha qualcosa di clamoroso per la storia personale dell’illustre signora ritratta nel dipinto, ma soprattutto per le circostanze per le quali la grande tela (oltre tre metri di altezza), realizzata a Firenze dal Maestro tra il 1958 ed il 1959, è ritornata nel capoluogo toscano. L’opera infatti, attraverso la volontà testamentaria della nobildonna inglese di origine tedesca, scomparsa a Londra nel marzo scorso, viene assegnata al museo con un chiaro riconoscimento del ruolo di ‘testimonianza’ del lascito artistico di Pietro Annigoni assunto da questa realtà fin dal momento della sua costituzione. La proprietaria, nel suo testamento, ha infatti posto come unica condizione che la tela fosse esposta al pubblico permanentemente.

L’altra opera, Le Streghe, un soggetto congeniale a certi aspetti di fantasia surreale dell’arte di Annigoni misti ad intrigante ironia, è pure un’acquisizione importante – entrata nelle Collezioni d’Arte dell’Ente Cassa appena pochi giorni prima dell’inizio della mostra in Via Bufalini – perché è uno dei rari cartoni disegnati che l’artista utilizzava per realizzare i suoi affreschi. La specificità della tecnica rendeva la qualità della conservazione di questo tipo di disegni eseguiti su grandi fogli cartonati estremamente precaria per cui spesso si sciupavano quando non andavano distrutti. Nel nostro caso, invece, il disegno de Le Streghe, eseguito per un affresco successivamente staccato ed oggi conservato in una collezione privata fiorentina, si è conservato perfettamente e si può così apprezzare la straordinaria perizia tecnica e grafica dell’Artista che, proprio nell’arte del disegnare, dimostrava tutto il suo talento, in perfetta sintonia con la tradizione rinascimentale fiorentina.

Le opere esposte rispecchiano alcuni dei temi ricorrenti nella produzione annigoniana, dai momenti di grande impegno intellettuale e morale, come nel ciclo delle Solitudini, che affronta direttamente il problema dell’uomo, ad altri in cui il Maestro realizza, ‘an plein air’, piccoli paesaggi che rispondono semplicemente al piacere e alla gioia del dipingere. A tutto ciò si sommano alcune opere storiche come La Partenza, Antico giardino, Mareggiata, Eremita che chiama, Morte del mendicante, dipinti questi che evocano contenuti cari all’autore in relazione alle dinamiche antropologiche e al rapporto con la natura.

Nel nuovo allestimento si è voluto focalizzare la tematica della ritrattistica, peraltro centrale nella carriere dell’Artista, puntando sul piccolo nucleo degli autoritratti e dei ritratti dei famigliari presenti all’interno del Fondo Annigoni. Infine è parso utile proporre una breve sintesi di ‘frammenti’ che afferiscono ad episodi della vita del pittore.

Il Museo ‘Pietro Annigoni’ è visitabile col biglietto di ingresso di Villa Bardini (8 euro, ridotto 6 euro) che consente anche l’accesso alla mostra ‘Il Rinascimento da Firenze a Parigi. Andata e Ritorno. I tesori del Museo Jacquemart Andrè tornano a casa. Botticelli, Donatello, Mantegna, Paolo Uccello’ (aperta fino al 31 dicembre), al Museo Capucci e permette di apprezzare le sculture di Francesco Messina collocate nel parco.

MUSEO ‘PIETRO ANNIGONI’
Villa Bardini, via Costa S. Giorgio, 2 – Firenze
Orario: da martedì a domenica 10-19
(ultimo ingresso ore 18) – lunedì: chiuso
Tel. 055 20066206 da lunedì a venerdì
Tel. 055 2638599 tutti i giorni della settimana

Info www.bardinipeyron.it
info@bardinipeyron.it

Sito web Annigoni in corso di ristrutturazione

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